Griglia scudetto: Napoli e Inter davanti, Juve in agguato

Autore: Xavier Jacobelli Aggiornato il: 10/09/2025
editoriale jacobelli griglia

Prima fila: Napoli, Inter. Seconda fila: Juve, Atalanta. Terza fila: Milan, Bologna. Quarta fila: Roma, Fiorentina. Dopo due giornate di prove e qualifiche, la griglia del GP Scudetto 2026 prende corpo.

Sebbene sia assodato quanto non bastino 180 minuti per formulare previsioni di carattere definitivo, è altrettanto vero che la massiccia campagna di rafforzamento condotta dai Campioni d’Italia li indichi come i naturali favoriti nella corsa scudetto. De Laurentiis ha mantenuto fede alle promesse formulate a Conte durante il fatidico incontro post tricolore: renderò il Napoli ancora più forte. E così è stato.

Dal canto suo, l’Inter, dopo avere rischiato di incartarsi con Lookman, ha proceduto speditamente con la campagna di svecchiamento dell’organico, resa indispensabile dalla stagione delle grandi delusioni. Scesa in lizza in cinque competizioni, la squadra non ne ha vinta una, anche se per la seconda volta nelle ultime tre stagioni i nerazzurri hanno guadagnato la finale di Champions League. Da Esposito a Bonny, passando per Luis Henrique, Sucic e Diouf, i cinque nuovi (ma Pio è tornato finalmente a casa) oscillano fra i 20 e i 23 anni. Akanji ne ha 30, epperò il nazionale svizzero (72 presenze, 4 gol) conta 12 titoli, allineati in bacheca fra Basilea, Borussia Dortmund e, soprattutto, City. Un palmarès che ricorda quanto valga il difensore che ha rimpiazzato Pavard; l’entusiasmo con il quale ha accettato il trasferimento a Milano la dice lunga sull’apporto che Akanji può dare a Chivu.

E la Juve? Può sembrare paradossale, ma il migliore acquisto si chiama Dusan Vlahovic: con David e i due colpi di reni piazzati da Comolli nelle ultime ore di mercato (Openda, Zeghrova), i bianconeri possono passare dal ruolo di outsider all’investitura di principali insidie per Napoli e Inter.

Accanto a loro, l’Atalanta ripartita dopo il terzo posto e la quinta qualificazione Champions in 7 stagioni, ma partita a fari spenti come un anno fa. Per questo, è indiziata di fare bene, modello ultimo anno di Gasp, anche se al suo posto c’è Juric. Krstovic, Zalewski, Ahanor, Musah, Sportiello sono innesti di qualità; i riscatti di Brescianini, Kossounou e Samardzic, scattati addirittura in giugno e coniugati alla conferma di De Ketelaere, confermano le ambizioni bergamasche. Senza contare Scalvini e Scamacca, augurando a quest’ultimo che la jella si scordi il suo indirizzo. E se Lookman torna a casa, dopo l’estate balzana che si è concessa, la Dea si diverte.

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