Germania-Italia, ritorno dei quarti di Nations League in programma domenica 23 marzo a Dortmund. Durissima l’impresa che aspetta la nazionale, dopo la sconfitta di San Siro nella partita di andata. Per ribaltare l’1-2, la squadra di Spalletti deve ripetere le magnifiche prestazioni in Francia e in Belgio, quando, da sfavoriti nel pronostico, gli Azzurri hanno giocato con straordinaria determinazione e lucidità. La Germania ha confermato di essere molto forte, ma l’Italia in trasferta è velenosa.
Pronostico Germania Italia, i consigli per il match
Il mio pronostico per Germania Italia, quarto di ritorno di Nations League, è il successo azzurro con Barella primo marcatore e risultato esatto di 0-1.
Pronostico Germania Italia risultato esatto, come finirà il match?
Azzurri costretti alla vittoria ma senza potersi sbilanciare. Coerentemente, allora, proviamo il risultato esatto di 0-1 offerto a 13/1, mentre l’1-1 finale, che ci condannerebbe, è dato a 7,75.
Chi la sblocca? Pronostico primo marcatore Germania Italia
Musiala è stato il migliore dei tedeschi nella partita di andata. La sua rete come primo marcatore vale 7,75, mentre il gol del difensore Kimmich quota 22/1. Nell’Italia, attenzione al tiro da fuori di Barella, offerto a 18/1.
Quote Germania Italia Nations League
Pronostico che pende nettamente verso la vittoria della Germania, offerta sotto la pari. Il pareggio vale 3,75, mentre la vittoria azzurra quota 4,40. Tentiamo due parziali/finali: la scommessa con il pareggio nel primo tempo e vittoria finale dell’Italia viene data a 10/1, mentre l’X del primo tempo e l’X del secondo quota 5,50.
Probabili formazioni Germania Italia
Mentre la Germania potrebbe inserire subito il giocatore che ha regalato il gol del pareggio, Kleindienst, numero nove del Borussia Mönchengladbach, Spalletti sta pensando di lanciare Frattesi dal primo minuto dietro l’unica punta Kean, Ricci al posto di Rovella, e Buongiorno in difesa per Calafiori, che si è infortunato nella partita di San Siro.
GERMANIA (4-2-3-1): Baumann; Kimmich, Rudiger, Tah, Raum; Gross, Goretzka; Adeyemi, Musiala, Amiri; Kleindienst.
ITALIA (3-5-2): Donnarumma; Di Lorenzo, Bastoni, Buongiorno; Politano, Barella, Ricci, Tonali, Udogie; Frattesi; Kean.
Qui Germania
La Germania ha confermato di avere un impianto solidissimo, anche se è stata poche volte pericolosa dalle parti di Donnarumma, viste le assenze di Wirtz e Füllkrug in attacco. È stata la qualità di base del suo organico a fare la differenza, anche se il migliore in campo, alla fine, è stato proprio il portiere Baumann. Paradossi del calcio.
Qui Italia
Non meritava di perdere la partita l’Italia di Spalletti: per qualità di gioco (purtroppo solo nella prima mezz’ora del match), per le occasioni create, per lo spirito mostrato in campo. Purtroppo ha pagato le solite amnesie in difesa sulle palle alte e, in generale, sui calci piazzati. Spalletti dice che non deve diventare un’ossessione, ma il problema esiste.
La chiave del match
A San Siro, l’attacco dell’Italia ha vinto il duello con la difesa tedesca, la difesa azzurra ha retto bene l’urto degli attaccanti di Nagelsmann. A centrocampo, un tempo a testa. E allora dove deve dare di più la Nazionale Azzurra? Sulle palle alte, sulle marcature in area, dove serve una maggiore attenzione. È lì che si giocherà la qualificazione alle Finals.
Retroscena e curiosità
Se dovesse finire 2-1 per gli Azzurri, si andrebbe ai calci di rigore. Proprio come nella tremenda notte del 3 luglio 2016, quando solo dopo diciotto calci dal dischetto si decise il passaggio ai quarti di finale dell’Europeo. Gravi gli errori di Zaza, dopo un balletto davanti a Neuer, e di Pellè, che tira fuori dopo aver…promesso lo scavetto. L’Italia riesce a rimediare, ma l’errore di Darmian risulta fatale.
L’aneddoto
Quando Buffon entrerà al Westfalenstadion di Dortmund, la mente andrà certamente a quel 4 luglio 2006, quando l’Italia di Marcello Lippi conquista la finale del Campionato del Mondo proprio contro i padroni di casa, sorretti dal tifo di sessantamila tifosi. Sembrava un match destinato a chiudersi con i calci di rigore, quando, al minuto 13 del secondo tempo supplementare, Fabio Grosso riesce a trovare l’angolo dove Lehmann non può arrivare. La Germania si butta all’attacco, ma viene trafitta, al 120’, dal micidiale contropiede condotto da Gilardino e chiuso in rete da Del Piero.