Il punto di Carlo Pellegatti sul Mondiale per Club

Ci siamo divertiti. È un bilancio positivo quello del primo Mondiale per Club, voluto fortemente dal presidente Infantino. Sul piano tecnico sono arrivate, fra le prime quattro, tre squadre europee protagoniste delle ultime Champions League — Chelsea, PSG e Real Madrid — e una brasiliana, il Fluminense, rappresentante del calcio più divertente del Sud America. Sul piano economico, le casse delle partecipanti si sono riempite di milioni di dollari che, per quanto riguarda le inglesi, verranno immessi subito nel mercato, generando un giro di denaro interessante per tutto il movimento. Il pubblico americano, dopo un inizio dubbioso e titubante, ha riempito con entusiasmo le tribune, soprattutto grazie alle torcidas brasiliane e ai tifosi di estrazione sud-americana, da sempre appassionati di calcio.
Un test probante anche per i prossimi Mondiali di calcio, che si giocheranno, fra un anno, negli USA, in Canada e in Messico, viste le difficoltà legate soprattutto al clima caldo e molto umido. Gli organizzatori, forti di questa esperienza, stanno pensando addirittura di far iniziare qualche partita alle nove del mattino e di introdurre due cooling break per tempo. Con la speranza, anzi quasi la sicurezza, di avere come ospite alla cerimonia di chiusura ancora Donald Trump, il Presidente degli Stati Uniti, che si è molto divertito assistendo alla finale e ha voluto posare con il Chelsea, la squadra vincitrice, durante la premiazione. Un’immagine che passerà alla storia.
La squadra migliore
Il Chelsea ha meritato la vittoria grazie a un percorso virtuoso che lo ha visto battere Benfica, Palmeiras, Fluminense e infine il favoritissimo PSG. Il club londinese è diventato una squadra nell’accezione più completa del termine, grazie a un atteggiamento che ha saputo coniugare l’estro dei suoi grandi giocatori con una studiata organizzazione di gioco, esaltatasi nella finale. I campioni d’Europa sono stati battuti proprio sul loro campo preferito, subendo il dominio tecnico-tattico dei ragazzi di Enzo Maresca.
L’allenatore MVP
È stato il grande trionfo proprio del tecnico italiano, che ha studiato perfettamente la partita, sorprendendo quel Luis Enrique, eletto miglior allenatore d’Europa dopo il trionfo di Monaco. Il gioco parigino è stato soffocato grazie allo spirito di sacrificio e all’applicazione di ogni singolo giocatore inglese. Il Chelsea, che apparteneva alla categoria delle squadre ricche di figurine — come un tempo anche il PSG — ora è diventato un gruppo coeso e vincente. Il merito è tutto suo, di Enzo Maresca.
La squadra delusione
Non vi sono dubbi su quale sia stata la più grande delusione di questo Mondiale per Club: il Manchester City di Pep Guardiola, che ha confermato di attraversare la fase più negativa della sua storia recente. Male in campionato, deludente nelle coppe, impalpabile anche nella manifestazione americana, che lo ha visto eliminato dall’Al Hilal, squadra araba allenata da Simone Inzaghi. Un 3-4 clamoroso e incredibile, che rimane sicuramente il risultato più sorprendente della manifestazione.
La squadra sorpresa
Era meno atteso rispetto ai più titolati Botafogo, Palmeiras e Flamengo. Invece il Fluminense, allenato da una vecchia conoscenza italiana, Renato Portaluppi, ha sorpreso per compattezza tattica e spirito di gruppo, che gli hanno permesso di battere l’Inter e confermarsi contro l’insidioso Al Hilal, con Hércules decisivo nelle sfide contro i nerazzurri e contro i ragazzi di Simone Inzaghi.
Il giocatore MVP
Sono stati tanti i protagonisti di questo Mondiale. Appare però logico scegliere il migliore tra le fila del Chelsea, vincitore della manifestazione. Anche fra i ragazzi di Maresca non è facile indicare il migliore, magari fra Caicedo, lo scatenato João Pedro o lo straordinario Enzo Fernández. Noi però premiamo un campione che sta studiando per diventare un fuoriclasse: quel Cole Palmer, che ha deliziato il pubblico di tutto il mondo con le sue giocate mai banali e con i suoi gol, figli di una classe inimitabile.
Il giocatore sorpresa
Pochi lo conoscevano, tutti lo hanno applaudito. John Arias, giocatore colombiano del Fluminense, ha ricevuto il complimento più bello da Kaká: «Può decidere la partita in qualsiasi momento». Arias è già stato protagonista nella Coppa Libertadores e il Mondiale ha confermato classe, coraggio e personalità. Il Wolverhampton ha già deciso di investire 20 milioni sulle sue qualità.
Il giocatore delusione
Due giocatori erano molto attesi, perché prospetti di campioni che dovevano confermare, davanti al mondo intero, la loro grandezza. Invece male Franco Mastantuono, con la maglia del River Plate, fresco acquisto di calciomercato da parte del Real Madrid, che ha pagato la clausola rescissoria di 45 milioni. Molto deludente anche Estevão, che ha giocato nel Palmeiras ma è già stato acquistato dal Chelsea, che, tra cifra fissa e bonus, ha investito quasi 60 milioni. I due ragazzi non sono bocciati, ma sicuramente rimandati. Devono… studiare di più!!